domenica 2 dicembre 2018

Regole del gioco



... e quando il gioco si fa duro, tu gioca con più convinzione!


Ah bhe, sembra facile farlo! Ottimo consiglio, meraviglioso, bell'idea! Bravoni tutti... 
ma tu, lo sai fare per davvero??! 
No perché teoricamente questa questione del diventare più forti quando il gioco è difficile non fa una piega, dimostrare di farcela, lottare a testa alta e non cedere.. 
si bello è, bellissimo.. ma quanta fatica richiede?! 
Cioè, non c'è il tasto "diminuiamo un pochino la difficoltà del gioco Jerry!?" 
No dico, una volta nella vita?!

Vi spiego per benino... non ho ancora avuto modo di recuperarmi dal rientro dall'Africa, ho ancora alcune cose in valigia da lavare e il borsone aperto in modo che il sapore di viaggio possa resistere ancora un pochino e mi trovo davanti ad una delle sfide più grandi che la vita mi abbia mai piazzato sul muso?   
Si, vero, ok.. non è successo nulla di grave, niente di irrimediabile... ho solo lesionato quasi tutti i tessuti morbidi della caviglia sinistra e c'è un ossicino che si è distaccato dal resto dello scheletro... ma tutto a posto.. tranquilli!
E per altro, come una babba patentata!
Un salterello idiota che pure mia nipote Nora, che non ha nemmeno 5 mesi, sarebbe riuscita a fare senza problemi!

E ora sono in giro con un tutore che mi arriva fino sopra al ginocchio... molto carino, devo dire la verità, ma cielo santo, davvero!?!!
Fin qui ok, sembrerebbe tutto normale.. la problematica vera che si nasconde dietro ad un infortunio ad uno degli arti inferiori del nostro corpo è che dovendo utilizzare le stampelle per fare qualsiasi movimento, veniamo automaticamente privati anche delle due braccia. Alias, non si può fare nulla, niente, zero.
Si è completamente dipendenti da altri
PER QUALSIASI COSA.

E non verrà difficile considerare di quanto questa cosa possa essere complicata per una persona che da anni è indipendente, che vive sola (ma non solo) che vive sola in un posto dove conosce comunque poche persone e quelle che conosce le conosce comunque da poco. 

Quindi, rispetto a quando sono arrivata, ora si che so dove devo andare a fare la spesa, ma non so proprio come andarci. 
Per farlo devo chiedere aiuto.

Un bel casino, devo mettermi li e fare un bel discorsetto con me stessa.
Ora mi sembra difficilissimo tutto, anche solo chiamare i miei genitori per comunicare loro la notizia, ma sono certa che, da questa esperienza per me cosi' drammatica, uscirò più forte e felice di aver imparato a domandare e a contare anche sulle altre persone e non solo su me stessa... o così mi piace pensare...

Una Marti stampellata.









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